Non importa. Punto.
L’unica risposta alla domanda che ti pongono costantemente è “non importa”. Perché è vero: non c’è rimorso; non c’è rancore; non c’è pentimento. Semplicemente non importa. E mentre molti altri si sbattono e cercano di rialzarsi, ricostruirsi, rigenerarsi, tu scegli un vecchio plaid, un tè caldo, e l’ennesima replica di Don Camillo. Non sei spaventato dal tuo futuro, forse perché ti spaventa maggiormente, alla tua età, dover ancora obbedire a certi luoghi comuni sul cosa ci debba o meno inquietare. È come quando piove e hai appena lavato la macchina: c’è chi si infuria e bestemmia; c’è chi sorride e la butta sul sarcasmo. Tu, ti limiti a ripetere che non importi. Sei saggio, ma inutilmente: sei solo un seme che non verrà mai piantato, l’ennesimo seme che non verrà mai piantato. O forse nemmeno quello.
You sold your soul to the man
Another deal a deal gone bad
Another seed that never gets planted
Corporate insects destroy our planet
(Pulley – Insect Destroy)