Vittima 13

La frase più bella che ho sentito in un film è tratta da Will Hunting, e magari più tardi te ne parlo.

Se sei d’accordo, vorrei farti provare la garrotta; ma anche se non lo sei, la proveremo ugualmente.
Mi divertono le torture medioevali: profumano di vecchi GDR, quelli che facevi con i dadi, seduto a un tavolo.
Bei tempi, quando noialtri nerd ci masturbavamo a vicenda, promettendo di mantenere il segreto.
Ahimè, l’omosessualità latente è scomparsa, il sesso da “ultimissima spiaggia” non esiste più.
Come è stata la tua prima volta?
La mia è stata splendida.
Ero al liceo e lei adorava i R.e.m.; eravamo in gita scolastica, sul traghetto. Mise su Strange Currencies e ricordo che, prima che le infilassi violentemente tre dita nella fessa, canticchiava “this words, you will be mine“.
Che bello, è stato il mio primo stupro, anche se fu lei a stuprare me; ma questa è un’altra storia.
La prima volta è particolare, perché mette assieme l’aspettativa irrealizzata, la frustrazione e la vergogna.
La prima volta è un poco come il primo giorno alla Scuola-calcio, con la differenza, tutt’altro che trascurabile, che le partner non ti lascino allenare a centrare il bersaglio: o lo sai fare, o sei fuori.

La mia prima vittima urlava come un’ossessa. Colpa mia: la motosega era stata un’opzione eccessivamente grossolana.
Per quelli come me, la morte della vittima è un evento particolarmente tragico; il decesso sancisce la fine del gioco e, come è prevedibile, dell’eccitazione.
Per questo ho imparato ad ammazzare molto lentamente: non voglio osservare fiumi di sangue, ma immensi laghi che si generano lemme lemme, goccia dopo goccia.
Per me ripulire è un supplizio, perché cancello i segni della sofferenza, del dolore definitivo nell’esistenza di un individuo. E dato che pulisco lentamente, voglio sporcare lentamente.
A volte piango. Vorrei conservare ogni singola goccia ematica, ogni frammento di merda o piscio che impregna questi pavimenti di un patimento che non può essere percepito da nessun altra parte.

Parlami di te.

Come occupavi il tuo inutile tempo prima di cadere in trappola? Quali erano gli inutili sogni che covavi? Come immaginavi il tuo improbabile futuro? Hai mai pensato alla tua morte? Hai mai in qualche modo ipotizzato di poter entrare nella stretta cerchia di rosse che, una dopo l’altra, ho trasformato in carne macinata?
Mi piaci.
Adoro le rosse con le efelidi, sembrate ancora più rosse.
Le pornostar rosse non sono tante, non quelle con le efelidi almeno. Ma alcune sono notevoli.
E ok, per me le pornostar sono inutili, non mi masturbo mica guardando un porno.
Io penso alle mie 12 vittime, e non sai come sborro al ricordo della loro disperazione.
Se chiudo gli occhi, riesco a sentirle ancora urlare.
Uso la garrotta e non vado su youporn; diamine, sono una versione moderna di un sacerdote cattolico.
Ma mai citerei la bibbia, mai sarei tanto blasfemo in un contesto simile. Per quanto l’idea di uccidere a colpi di crocifisso mi si sia palesata tante volte.
In ogni caso, le ultime parole non sono mai le migliori, almeno per chi muore.
Alla fine citiamo sempre il cinema, chi più chi meno, e, come già detto, la frase più bella che ho sentito in un film, è tratta da Will Hunting.
Che poi sapevi che il titolo originale è Good Will Hunting?

15 pensieri riguardo “Vittima 13

  1. La Vittima 1 quindi morirà di motosega? Pensavo ora che potresti interrompere la serie prima di arrivare alla 1, cosí per cattiveria.
    Su di lui non c’è niente da dire: ha fascino, il fascino dello psicopatico, forse, ma ce lo ha.

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                    1. C’ero anche io… mi sto commovendo.
                      A un certo punto parte “piccolo grande bucio”, con la scenetta di Pallazzo che afferma “ha chiamato Claudio, ha detto che dovete farla”. Sul primo ritornello il ragazzo davanti a me aveva le lacrime, come se fossimo a un concerto di Elisa.
                      Che giornata.

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