#frammento 49

Servono credenziali, come quelle di un plettro che frigge sulle corde. Con stairway to heaven siete bravi tutti, ma con il riff di Trash molto meno. Preferisco riconoscere Stuart Copeland e non Sting, magari autografo.
E passare la vita a riascoltare i Black Label Society e ignorare Sinatra. Il resto è solo manierismo di stampo cattolico o qualcosa di simile.
Assolutamente. Led Zeppelin is the new Aristotele, credetemi.
Guai a dissacrare Plant e l’altro, anche se tu preferisci i Deep Purple. Che adori Blackmore e soci, e le loro canzoni. Ma non quella su Zappa, l’altra, quella con quell’assolo che ti fa sborrare.
Questa credo sia la differenza, quella di fumarsi una canna per solo piacere; non fotografarsi mentre si è felici; non registrarsi mentre ci si diverte.
Fregarsene di cosa pensino gli altri, mettere su gli Suede e sbattersene.
Non importa che tutti cantino, l’importante è solo non essere mai invidiosi.
Ed è questo che impari evitando di studiare l’arpeggio di stairway to heaven,che un giorno ci saranno 25 chitarristi capaci di farla, ma un solo posto disponibile.
In un mondo di 300 chirurghi sarai l’unico e solo veterinario sulla piazza.
E assumeranno te, perché l’eccellenza non è nulla se non è esclusiva.
Amen.

21 pensieri riguardo “#frammento 49

    1. Non lo so (e scusa se mi intrometto nell’argomento felicità), per me l’unico modo per avvicinarsi appena a questa-cosa-chiamata-felicità è un bel caffè latte doppio e sentire in loop almeno 4 volte di fila ‘Mother’ dei ‘Danzig’. Ma, in fondo, io non faccio testo. 🙂

      Piace a 1 persona

    2. beh.. secondo me chi si fotografa/registra per mostrarsi “felice” non lo è… significa che stai cercando qualcosa che non hai.. a mio avviso la vera felicità è quella del verso 12, cioè l’assenza di invidia. Chi non é invidioso probabilmente avverte minori assenze.

      "Mi piace"

  1. Ieri ho visto la pubblicità di un libro che la dice lunga sui desideri odierni di molte persone: “Fame di successo”. Come se i like potessero dare la felicità, come se un selfie potesse mostrare tutto di un mondo vuoto. Il modo narcisistico di gestire la propria vita è una cosa pessima, ma la cosa peggiore è che chi lo fa non si rende affatto conto di ciò. Che pena mi fanno!

    "Mi piace"

    1. Su Facebook e Instagram la corsa al like credo sia proprio patologica. L’aspetto interessante di questo articolo e che vi abbia colpito (almeno a chi ha commentato) un aspetto che ho messo al margine ma che per me è importante, cioè la felicità-artefatta da selfie.. probabilmente la convinzione è sufficientemente radicata da oscurare tutto il resto..

      "Mi piace"

  2. il commento mio precedente era riferito ad un altro post, ho sbagliato pagina.
    Invece di questo tuo post vorrei dirti che quando lessi, in un articolo, che l’hard rock è considerato un genere di musica per persone “stupide e ignoranti facenti parte del proletariato, che dovevano sfogarsi in qualche modo”, io rimasi scioccata. Dicevano che la base dei testi era studiata proprio sui desideri animaleschi, di quella gentaglia di ragazzi che avevano bisogno solo di sesso e droga per uscire da una vita merdosa. In effetti se ci fai caso poi, anche guardando dei video, i messaggi sono quelli. Io credo di più comunque nei musicisti che non hanno studiato niente e che suonano tutto con passione che in quelli che hanno fatto anni di studi e poi non sanno nemmeno stare cogli altri ma solo con se stessi.

    "Mi piace"

    1. Allora. Il musicista che legge lo spartito non è un musicista, ma uno studente. Oggi come oggi, nell’epopea dei talent, non potremmo avere band come i Pogues o Bob Dylan. Tutte le musiche sono fatte per sfogarsi in modo animalesco, compresa la classica, compresa la terrificante neomelodica, l’arte è catarsi sin dal teatro greco, colta o meno nasce per gli ennesimi bisogni primordiali. E chi crede diversamente denigrando uno stile musicale rispetto a un altro a mio modestissimo parere commette un grave errore storico..

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a Spud Cancella risposta